Sotto le macerie di Aleppo

Sarei potuta nascere in un Paese povero qualunque, possedere niente.
E invece sono nata già estremamente ricca! Ricca di tutto quello di cui ho bisogno per sostenermi.
Non mi manca niente.

Sarei potuta nascere in un Paese qualunque in guerra,
e invece sono nata e cresciuta in una terra dove la guerra – almeno sulla Carta – è bandita.

Sarei potuta nascere abbracciando le armi,
e invece sono nata abbracciando persone e affetti.

Sarei potuta nascere senza un futuro,
e invece godo della libertà di viaggiare, di muovermi dove mi pare e imparare sempre!

Sarei potuta nascere malata,
e invece sono nata sana nel corpo e nel giudizio.

Sarei potuta nascere senza una famiglia,
e invece sono stata benedetta da abbondante e sconfinato amore.

Sarei potuta nascere e poi essere venduta.
E invece son nata vendendomi l’anima solo ai miei sogni.

Sarei potuta essere analfabeta,
e invece sono dotata di pensiero critico e libero.

Avrei potuto essere affamata. E infatti lo sono e tanto!
Ma solo di verità e di esperienze.

Sarei potuta crescere svogliata, sfaticata, inadempiente,
e ho avuto la fortuna di fare il lavoro più bello del mondo.

…Soffrire di solitudine, di ingratitudine.
E invece, toh, son ricoperta della stima di tanti colleghi, dei miei vicini
e di moltissimi amici.

Avrei potuto scegliere altre parole, altre foto per salutare la Siria
e invece mi son venuti fuori questi pensieri e queste immagini.
Dalle macerie di Aleppo.

I’m up all night ‘til the sun,
I’m up all night to get some,
I’m up all night to get lucky.

Goodbye Syria. Thanks forever.