Posto-fisso
Fisso lo sguardo.
Nel vuoto sta fisso,
come stoccafisso, e sto.
Fisso il corpo
fisso, è stanco > in latino si dice: fesso.
Lo affosso,
il pensiero fisso
che è stato affisso
da un sub-strato sociale, figlio di una sub-cultura.
Qui il prefisso è accentuato,
duplicato, scisso:
Tra un cambiamento fisso
con la sua mobilità incerta, indefessa…
…E lo stagnare di un moto-monotono
con la sua morte certa e un piede già dentro la fossa.
Ho cercato un posto fisso
come un chiodo fisso
sulle pareti del pensiero, l’ho fissato.
Crocefisso.
Qual è il mio posto?
E mentre glisso sull’argomento,
il mio tormento è rescisso,
sperso tra gli abissi della mente
e gli infissi della casa che nemmeno mi apre quando busso
E bisso la domanda:
Dov’è il mio posto?
Dov’è il mio post-it?
Che fesso! È lì affisso!
Come poster manifesto
Anzi come post “pinnato” oggi si direbbe.
Affissato.
Poi fisso,
in alto
un altro post prolisso:
Oggi il concetto di posto non è più fisso.
È indiscusso.
Cerca piuttosto un posto,
a qualunque costo, ma senza costi fissi,
che sia determinato
da intenzioni determinate all’impegno fisso,
a tempo indeterminato!
Cerca e scopriti nel chiasso,
procedi con una volontà indomita
mentre sei comunque in viaggio
alla ricerca del “tuo posto fisso”
nel mondo.
(Milano, gennaio 2021)