Lo Stretto Necessario
Tre cambi,
Tre paia di calzini,
Tre mutande
Tre domande
Tre progetti per il futuro
e un casino di idee che mi ronzano per la testa.
Quando ho fame, qual è il problema?
Accosto sulla strada, mi fermo e mi riprendo.
Mi disseto, se ho sete: qual è il problema?
Sgancio la borraccia, mi lavo la faccia,
scrivo due appunti, mi stendo per terra e stiro le braccia.
Ho 20 kg addosso e l’occorrente per un guasto d’emergenza.
Ho il cambio pronto, il cibo pronto. Ho il tempo!
Il tempo necessario per stabilire
quanto possa durare la mia libertà,
il mio perpetuo errare.
Senza urgenza. Non ho fretta.
Anzi sì, ho fretta e ho fame!
Il mio unico pensiero è che ho fame. Ho sempre fame, ma d’esperienza!
E ho sete. Molta, di saperi nuovi e conoscenza.
Ho il tempo e con il tempo ho capito cosa conta.
Sarà vecchiaia, non so gestire le emozioni, tu chiamala saggezza.
E sono ricca. Moltissimo, ricca.
Una Regina, ma non di denari, bada bene!
Sono padrona del mio tempo, la sola vera ricchezza.
Ho tempo e ho salute, a dio-piacendo.
E finché gli piacerà donarmene, userò ambo due le cose per esplorare,
gustare ogni minuto e ogni secondo,
e di bearmi di gioie, di incontri, di storie e si altre leccornie del mondo.
Ho la motivazione e la spinta per affrontare un nuovo giorno,
La passione che serve a non rinunciare; ho il coraggio.
La fiducia e la forza necessaria per proseguire il viaggio
Ho il sorriso, magari poi anche il tuo insieme al mio.
Ho tutto ciò che serve ed è necessario. Lo stretto necessario.
(Stretto di messina, in sella lungo la strada dei 4000 km Tunisia > Italia, Maggio 2022)