4 stati 🇭🇷🇧🇦🇷🇸🇭🇺 + 2 🇸🇰🇦🇹 in solitaria

Il finale

Negli ultimi 3 giorni per più di 400 km le tappe sono state italiane pedalando gran parte della ciclovia @aidainbici che da Udine mi ha portata a Milano attraverso il Naviglio Martesana, giungendo a San Siro, dove il giro dei Balcani è cominciato il 22 luglio scorso.
Un anello che mi ha portata a pedalare per 2300 km con una bici gravel (in acciaio, lo ripeto) e che mi ha vista soffrire sia per le montagne tra Bosnia e Serbia, sia per il caldo afoso di luglio/agosto.
Sopportare la sofferenza fisica però è il costo minore se penso al motivo del viaggio stesso.
Supportare questo progetto (di volontariato, va ri-detto!) e questa raccolta, che rimarrà aperta ancora fino a settembre, è stato un vero privilegio.
Perché poi alla fine di tutto, questo progetto va oltre i colori nero e azzurro perché sostiene un programma di Inclusione Sociale di bambine e bambini nel mondo che hanno la passione per il calcio e per lo sport, come strumento di emancipazione e di riscatto dalla povertà.
Non negate mai ad un bambino il Diritto al gioco. Non negateglielo. È un loro Diritto, per di più sancito dall’articolo 31 dalla Convenzione ONU con la Carta dei Diritti del Fanciullo del 1989.
Ed è un progetto internazionale. Non a caso siamo l’Internazionale, siamo le sorelle e fratelli del mondo.
“…Per tutti quei km che ho fatto per te”