I nostri scrigni
Le nostre letture, i nostri scrigni.
Il nostro solito poetare, le sensazioni poetiche.
La nostra passione.
I nostri voli pindarici,
la nostra semplicità nella complessità dei nostri caratteri.
Le nostre ambizioni,
la nostra giovinezza,
l’irrequieta impazienza
il nostro fuggire, fuggire…
e il nostro fuggire dagli occhi.
Il cuore che non s’accontenta mai
e il mai darci per vinte.
L’avidità del sapere, del conoscere.
Le comuni contraddizioni.
i costanti screzi.
Il nostro egoismo innato, provocatorio
e il cinico orgoglio mascherato d’avorio.
I nostri comuni retaggi socio-culturali;
i nostri grattacapi sempiterni;
le lacrime versate per un esame;
quel gusto per il “particolare”;
gli sguardi immersi, i pomeriggi immensi.
Le nostre chiacchiere;
le nostre conversazioni
senza epilogo
a scapito
del
nostro
sonno
salutare.
Consapevoli
che nessuna
mai
avrebbe
offuscato
l’altra.
(Lecce, dicembre 2006)