Essere gentile

Essere mirabile,
che di amore accecante mi allieti e mi fai sollazzare
e di pena alcuna mi fai tribolare.

Quante terre e quanti mesi ancora ci terranno distanti?
Quanto ancora dovremo soffrirne?
Per quanto tempo ancora e quando potremo incontrarci?

In questo desìo che ci travolge,
il richiamo di madre terra già scalda l’incontro
e ci vedrà finalmente mani dentro mani,
e bocca dentro bocca.

O splendido essere gentile, che gentile sai essere.
Quanta gioia provo nel saperti però così vicino.

Anima coetanea;
gemella, per così dire, nella sua essenza.

Mai furono così alte e al contempo parallele
le frequenze degli intendimenti
che fragorosamente hanno avuto ragion dei mesi intercorsi
e hanno lasciato che dedicassi il mio cuore
al mio intenso e subitaneo sentire per te.

(Kathmandu, Nepal, agosto 2010)

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