CICLO-PILLOLA 5 🚴‍♀️

Ho detto una bugia. Una compagna di viaggio in tutte quelle ore di viaggio da sola, ce l’ho avuta ed è stata la Musica. E i podcast!
Oltre alla playlist musicale creata ad hoc (My bike playlist Live), ad accompagnarmi in viaggio fino alle lacrime, è stato il podcast: Le Ali di Vik, dedicato ad un giovane attivista brianzolo, Vittorio Arrigoni, che ha dato “letteralmente” la sua vita per la Palestina, e scomparso tragicamente nel 2011 proprio a Gaza.
Nelle tasche della bici avevo un amuleto, un portafortuna con me. Nel mio libretto spiegazzato degli appunti, c’era la cartolina di Vittorio, che porto con me ad ogni missione: dalla Siria all’ultima impresa in bicicletta.
So bene che se la porto con me non mi può succedere niente, o almeno niente che possa essere irrimediabile.
Lui che da sempre è stato il mio modello di uomo su questa terra e anche oltre questo mondo, nonché figura di riferimento nel mio lavoro di umanitaria e per i valori condivisi; sento che con lui “vicino”, sono sulla strada giusta!
Così ieri io e la mia Lady di ferro 🚴‍♀️ abbiamo attraversato la Brianza lungo il lungo-Lambro e siamo arrivate a Bulciago (Lecco), nella casa di Vik, che è anche sede della Fondazione a lui dedicata.
Ad accogliermi, mamma Egidia che mi ha portato nelle stanze della loro casa e così, con l’emozione che già mi stringeva il petto, ho visto la cameretta di Vik, il suo letto, i suoi strumenti di allenamento, i suoi scritti sui post-it, i suoi dischi e i suoi poster e ho conosciuto il suo cane, Teo, che è sempre lì, vecchietto, forse ad attenderlo ancora.
Ho fatto una promessa: finché sarò in grado di andare e partire per le missioni, la cartolina sarà sempre con me nel mio quadernino e da ieri sarà proprio lui il mio taccuino.
Per continuare ad ispirare le mie riflessioni, le mie poesie e miei viaggi e spero anche ad ispirare sempre nuove generazioni di umanitari come noi.

Prendete anche voi la vostra copia del taccuino! E se vi va:

• Ascoltate il podcast di Samuele Sciarrillo, Le Ali di Vik:

• E il brano palestinese sottottitolato in EN, a lui dedicato: Ounadekom (أناديكم) che significa: Vi sto chiamando!