CICLO-PILLOLA 4 🚴‍♀️

Quando nel mio viaggio sono passata dall’Emilia Romagna, purtroppo non sono riuscita a passare dal suo luogo di nascita, Città di Castelfranco Emilia (Modena), solo per una questione di tempo.. ma dentro mi ero ripromessa che, una volta a casa, sarei passata dalla Via intestatale dal Comune di Milano, proprio l’11 luglio di 5 anni fa.
Parlo di Alfonsina Strada, ciclista, nota -purtroppo- come “Il diavolo in gonnella”, la prima ed unica donna ad aver corso il Giro di Italia nel ’24, e di averlo fatto vivendo negli anni bui a cavallo delle due guerre mondiali.
Di una donna che ha saputo vincere tanti luoghi comuni e pregiudizi, in un’epoca nella quale una donna non poteva mica sognarsi di fare la ciclista, figurarsi la professionista!
Che in realtà non aveva alcuna ambizione a correre per vincere; solo dimostrare che da donna poteva concorrere e portare a termine il Giro d’Italia esattamente come un collega uomo, ed avere pure una famiglia allo stesso tempo!
Di una donna che ad un tratto sentì scoppiare una passione per la bicicletta (ti capisco sorella!) e aveva osato sfidare molti uomini e soprattutto opporsi al sistema machista e fascista dominante, rischiando la sua vita per questa passione.
Di un mito del genere, non potevo fare a meno nel mio racconto, così ieri sono salita in sella e sono andata in zona Lorenteggio, vicino al Comune di Corsico, per ricordare la sua memoria perpetua.
PS. Se volete approfondire la storia di Alfonsina Strada consiglio il libro “Alfonsina e la Strada” (Sellerio editore) di Simona Baldelli, di cui cui la giornalista e conduttrice radiofonica Paola Piacentini ne è portavoce su LifeGate.