Parto da una grande scommessa con me stessa: pedalare per più di 140 km in un solo giorno con una bici in assetto da ciclo-viaggio (record personale dello scorso anno).
Finisco per farne di più: ho pedalato da Budapest a Bratislava da sola per 201 km!! Non male per una bici in acciaio che pesa 25 kg (borse incluse).
A Bratislava sono ospite di una cara ex collega di lavoro slovacca; mentre in Austria, #Vienna rimane sempre il mio ponte con il mio passato e il mio presente: amici del cuore e della bicicletta.
Sono ospite di alcuni amici conosciuti alla “Ciemmona” (raduno nazionale di Critical Mass ) a Lecce di maggio scorso, tra cui Ida la più piccola e la più dolce delle partecipanti
Ovviamente, doveroso passare dalla loro “Bike Kitchen” il collettivo ciclistico popolare di massa critica.
Fuori Vienna mi sono dedicata ad un tour personale che riguarda la vita di un artista che ho sempre amato molto: Egon Schiele, dalla sua casa-museo a Tulln, alla sua prigionia a Neulengbach.
NOTA: una menzione speciale (e una riflessione profonda) va data alle ciclabili di Vienna, che da sempre ha fatto della bici LA modalità di mobilità sostenibile per eccellenza. È scoraggiante assistere alle differenze mostruose con le nostre ciclabili cittadine. Una goduria poterle percorrere in lungo e in largo nemmeno fossi in un circuito libero di F1, in sicurezza!!