Andrò via

Andrò via!
Non chiedetemi dove, nè quando, nè perché.
Perché il mio tempo qui è scaduto.
L’orologio biologico ha suonato già 3 volte in 4 anni.
Amici, consorti, fratelli
con il mio inchiostro, vi abbraccio.
Non chiedetemi il perché.

Perché la mia natura ha quasi sempre abbracciato un impulso irrequieto
di avida conoscenza del mondo
troppo vasto per non buttarvicisi di capo.
Non potrebbe una piccola nomade, abile costruttrice di capanne, non approfittarne.

Schiverò la manotonia dei tetti, dei letti, dei sensi,
ma mai schiferò le mie radici umili.
Non appartengo se non ad un’anima che è mia, mia soltanto.
E ad un paio di gambe solide
che, lo spero, vorranno accompagnarmi.

 

 

(Lecce, luglio 2007)