Amoenum meis oculis

Dormire insieme è la pace
dopo la tempesta vorticosa
dei nostri corpi in delirio.

Dormire è il rifugio sicuro e prezioso
per questa notte almeno.

Assicurarsi il risveglio in paradiso.

Bisbigliare il tuo nome la mattina
oltraggerebbe l’incanto del rigoroso riposo.
Ma è un sacrificio troppo dolce per rinunciarvi.

E t’ho veduto Orfeo,
ti ho osservato per ore.
Per ore ho vigilato fedele e ti ho custodito,
mentre l’odorato avido cercava impaziente i tuoi ricci ancora umidi
e tra questi si mescolava.
E la bocca, il sapore delle tue ultime gocce di piacere sul tuo corpo, sparse.

(Lecce, ottobre 2006)

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