Quaggiu all inferno la gente

Quaggiu all inferno la gente


In effetti sembra notte fonda. In effetti tra un girone e un altro la gente non guarda, vede al massimo; la gente “comique” et “laide”; la gente è pazza; la gente ipocrita; la gente egoista, egoista; la gente bastarda; la gente s’isola; la gente asseconda e sorride; la gente stupida ammutolisce; la gente, minchia, mince! la gente fraintende volutamente; la gente sorda, implacabile; la gente non sente; la gentenon restituisce, aggredisce; la gente irriverente; la gente annuisce, non affronta; la gente-è-sciupata; la gente amante, padrona; la gente seduce, giudice, “duce”; la gente non luce, eclisse; la gente perpetua; la gente recidiva; la gente non sono io, non mi appartiene e mi sta bene. La gente non è né P. né C. La gente non sente con le orecchie; non guarda con gli occhi, vede al massimo. Ed io “dolce, intensa e brutale” e insazziabile “maudite”. Quaggiù all’inferno si cambia rotta più spesso.

(Lecce, ottobre 2006)

comments powered by Disqus

Articoli Correlati

Babele

Babele

Riflessioni poetiche sull’identità, la storia, l’appartenenza e i problemi della migrazione attraverso i versi dell’autore, con riferimento al Mediterraneo. Un’importante espressione dell’attuale clima di nostalgia e della profonda consapevolezza sociale.

Leggi di più
I nostri scrigni

I nostri scrigni

Le nostre letture, i nostri scrigni. Il nostro solito poetare, le sensazioni poetiche. La nostra passione. I nostri voli pindarici, la nostra semplicità nella complessità dei nostri caratteri.

Leggi di più
Dettagli

Dettagli

Il suo gesticolare composto e garbato. Amo ascoltare parlare il suo francese chiaro, chiarissimo. Amo il suo capriccio fonetico. Il suo inceppare sulle S, le Z, le Ci e le Gi. Amo le sue attenzioni, i suoi richiami, il suo tempo e i suoi 20 anni.

Leggi di più