
Autoritratto
- Vincenza Lofino
- Poesie età della pietra
- 18 aprile 2005
Tratteggia ritratti evanescenti a volte anche sinistri, questa fanciulla impertinente.
Un’insolente che impiastra le mani in scarabocchi veraci, voraci, famelici, caotici. E assume la posizione che le è più congeniale.
Presa da sé e dal suo cerchio, si diverte a profanare e a profonarsi.
Perversa è la sua indole, diabolici i mezzi: i suoi versi.
Anomala è la natura di una ritrattista militante, che non milita in esercito, ma esercita il dubbio.
[l’aenigma]
(Lecce, aprile 2005)