
Sussulti d amore
- Vincenza Lofino
- Poesie età del ferro
- 10 giugno 2022
È arrivata forse l’ora dell’amore, quella che sento ora? Dimmi allora cosa è per te “amore”.
Forse questo battito del cuore mio che mi porta lontano: a pensarti così distante, così via, al ricordo di quegli abbracci sul divano, quel bisogno di affetto, affetto da nostalgia.
Forse la colazione insieme ogni mattina; le cene fatte in casa, quella dedica; quella canzone; il fremito nell’attesa. Forse quello sguardo complice, quella strizzata dell’occhio. o quel sostegno a prescindere, quella parola dolce nell’orecchio.
Forse il ricordo di pelli che sanno di vita, soprattutto. Di pelli lisce, profumate, poi umide e odorose al contatto.
E qui l’attrazione fisica diventa attrazione spiegata dalla fisica: Forse-il-peso di due corpi che si sovrappongono, si stringono e si avvolgono come una matassa: la forza-peso dell’interazione gravitazionale che agisce tra due corpi dotati di massa, spiegandone la legge di Newton e della gravitazione universale.
E il pensiero che langue tra le mille altre domande che vorrei sottoporti: Cosa fai senza di me? Cosa mangi? Che vestiti porti? Con chi parli? Ci sono io tra i tuoi pensieri? Ci sarò tutti i giorni o sarò presto un ricordo di ieri?
Pensi che vivremo per sempre questo battito, questo desiderio? O è solo il sapersi lontani che stupisce, stordisce, mentre il sentire -quando prossimo- è un po’ più refrattario?
(Damasco, Siria, gennaio 2018) È arrivata forse l’ora dell’amore, quella che sento ora? Dimmi allora cosa è per te “amore”.
Forse questo battito del cuore mio che mi porta lontano: a pensarti così distante, così via, al ricordo di quegli abbracci sul divano, quel bisogno di affetto, affetto da nostalgia.
Forse la colazione insieme ogni mattina; le cene fatte in casa, quella dedica; quella canzone; il fremito nell’attesa. Forse quello sguardo complice, quella strizzata dell’occhio. o quel sostegno a prescindere, quella parola dolce nell’orecchio.
Forse il ricordo di pelli che sanno di vita, soprattutto. Di pelli lisce, profumate, poi umide e odorose al contatto.
E qui l’attrazione fisica diventa attrazione spiegata dalla fisica: Forse-il-peso di due corpi che si sovrappongono, si stringono e si avvolgono come una matassa: la forza-peso dell’interazione gravitazionale che agisce tra due corpi dotati di massa, spiegandone la legge di Newton e della gravitazione universale.
E il pensiero che langue tra le mille altre domande che vorrei sottoporti: Cosa fai senza di me? Cosa mangi? Che vestiti porti? Con chi parli? Ci sono io tra i tuoi pensieri? Ci sarò tutti i giorni o sarò presto un ricordo di ieri?
Pensi che vivremo per sempre questo battito, questo desiderio? O è solo il sapersi lontani che stupisce, stordisce, mentre il sentire -quando prossimo- è un po’ più refrattario?
(Damasco, Siria, gennaio 2018)