Strade

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Ci sono strade che quando pedali, quando t’incammini partono da tempo, da dentro. Ci sono strade che portano a sentieri, che aprono valichi nella mente, che accompagnano i pensieri nella solitudine, e portano da sole alla sola via del sole, senza troppi sforzi: una qualche forma di Felicità.

Ci sono strade assolate. poi strade piccole, facili, scorciatoie. Strade difficili, impraticabili, strade interrotte. Strade asfaltate. Strade immaginate. Strade pericolose. Strade polverose. Strade nel deserto. Tutte queste strade ho percorso.

Strade che seguono destini che inseguono sogni che assomigliano a cammini

Strade già battute magari impegnano poco, insegnano quanto basta, oppure hanno dislivelli impegnativi.

E poi strade sconosciute, scelte apposta da quelli che come me non si arrendono a morire senza essersi sentiti almeno una volta, Vivi.

Ci sono strade che abbattono muri della resistenza. Che mettono alla prova la tua resistenza. Strade che regalano libertà, coraggio e hanno fatto la storia. Strade che hanno affrontato il pregiudizio, e Strade che salvano Vite.

Strade che commuovono perché regalano libri, saperi diversi, paesaggi magnifici e consapevolezze nuove. Strade che insegnano a stare al mondo e non conoscono la meta finale, ma ce la suggeriscono metro dopo metro, strada facendo.

Strade che non hanno per forza tutte le risposte a tutte le domande che ti stai chiedendo. Ma al contrario, te ne pongono altre mille, strada percorrendo. E magari ti sorprendono con un esito finale che nemmeno avevi immaginato.

Come quelle strade che ti sbattono contro passaggi chiusi ma aprono agli incontri. Che incrociano altri sguardi e non contano più quanti rimpianti o quanti traguardi.

Non mi sono mai sentita davvero “sola” sulla strada. Quanti abbracci, quanti sorrisi, quante mani si stringono. Quanti incroci, quante volte, quante s-volte; quanti sbatti, quante lacrime vedono le strade.

Quanti occhi ha la strada?!

“La strada vede tutto; nascita e lutto – diceva un vecchio brano hip hop anni 90 – Chi è in piedi e chi è distrutto. L’onesto e il farabutto” Non puoi fuggire agli occhi della strada.

Ecco ci sono strade.. rotte, stradine, stradicciole, stradelle, stradacce. Ci sono tappe, curve, tornanti e percorsi quasi mai rettilinei, ma pur sempre strade, e comunque tutte giuste.

E poi ci sono io che seguo la mia. E tu che strada stai scegliendo?

(In sella, lungo la strada dei 4000 km Tunisia > Italia, Giugno 2022) *Ad Alfonsina Strada. A Gino, Teresa e Cecilia Strada Ci sono strade che quando pedali, quando t’incammini partono da tempo, da dentro. Ci sono strade che portano a sentieri, che aprono valichi nella mente, che accompagnano i pensieri nella solitudine, e portano da sole alla sola via del sole, senza troppi sforzi: una qualche forma di Felicità.

Ci sono strade assolate. poi strade piccole, facili, scorciatoie. Strade difficili, impraticabili, strade interrotte. Strade asfaltate. Strade immaginate. Strade pericolose. Strade polverose. Strade nel deserto. Tutte queste strade ho percorso.

Strade che seguono destini che inseguono sogni che assomigliano a cammini

Strade già battute magari impegnano poco, insegnano quanto basta, oppure hanno dislivelli impegnativi.

E poi strade sconosciute, scelte apposta da quelli che come me non si arrendono a morire senza essersi sentiti almeno una volta, Vivi.

Ci sono strade che abbattono muri della resistenza. Che mettono alla prova la tua resistenza. Strade che regalano libertà, coraggio e hanno fatto la storia. Strade che hanno affrontato il pregiudizio, e Strade che salvano Vite.

Strade che commuovono perché regalano libri, saperi diversi, paesaggi magnifici e consapevolezze nuove. Strade che insegnano a stare al mondo e non conoscono la meta finale, ma ce la suggeriscono metro dopo metro, strada facendo.

Strade che non hanno per forza tutte le risposte a tutte le domande che ti stai chiedendo. Ma al contrario, te ne pongono altre mille, strada percorrendo. E magari ti sorprendono con un esito finale che nemmeno avevi immaginato.

Come quelle strade che ti sbattono contro passaggi chiusi ma aprono agli incontri. Che incrociano altri sguardi e non contano più quanti rimpianti o quanti traguardi.

Non mi sono mai sentita davvero “sola” sulla strada. Quanti abbracci, quanti sorrisi, quante mani si stringono. Quanti incroci, quante volte, quante s-volte; quanti sbatti, quante lacrime vedono le strade.

Quanti occhi ha la strada?!

“La strada vede tutto; nascita e lutto – diceva un vecchio brano hip hop anni 90 – Chi è in piedi e chi è distrutto. L’onesto e il farabutto” Non puoi fuggire agli occhi della strada.

Ecco ci sono strade.. rotte, stradine, stradicciole, stradelle, stradacce. Ci sono tappe, curve, tornanti e percorsi quasi mai rettilinei, ma pur sempre strade, e comunque tutte giuste.

E poi ci sono io che seguo la mia. E tu che strada stai scegliendo?

(In sella, lungo la strada dei 4000 km Tunisia > Italia, Giugno 2022) *Ad Alfonsina Strada. A Gino, Teresa e Cecilia Strada

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