Sempre in Sella

Sempre in Sella


Mi sei mancata tanto due-ruote, mia Cletta! Ti prometto: ti riprendo, ripartiamo per il mondo, rifacciamo il girotondo.

Sotto di noi l’asfalto scuote, percuote il marciapiede, compete il velocipede, si scansa il podista, si incazza l’automobulista…

Mi sei mancata adorata Cletta, che tutto vedi e su tutto passi, faccio prima a chiamarti e-clettica saetta, mia diletta!

Mi è mancato biciclettare da un capo all’altro della mia città! E quei piccoli momenti di trascurabile felicità: tipo sfrecciare come freccia davanti a facce di quelli che: oh ma che è ‘sta velocità!

Ma “chi va piano, non è di Milano” si sa, lo dicono in molti che incrocio all’incrocio e mi fanno l’altolà: preferisco il freddo del telaio, pedalare anche a gennaio, sudare d’estate in un bagno di sudore, tanto ho la t-shirt di ricambio (toh, ne ho pronte già un paio).

Corro con il vento negli occhi, le cuffiette negli orecchi, l’elmetto sulle tempie. Doppio le moto quando la città si riempie, Driblo le auto-in moto senza smettere di ricordare il vuoto di quell’incidente, quando siamo cadute io e te insieme e poi ci siam rialzate di nuovo: ma chi ci teme!

E come ogni volta: ogni pista, una curva, una strada, una s-volta. Sempre in sella, sopra un beat a cappella, Toh guarda, c’è ancora quella!

Ma quanto è Bella la mia Bella, ciao!

(Milano, luglio 2018) Mi sei mancata tanto due-ruote, mia Cletta! Ti prometto: ti riprendo, ripartiamo per il mondo, rifacciamo il girotondo.

Sotto di noi l’asfalto scuote, percuote il marciapiede, compete il velocipede, si scansa il podista, si incazza l’automobulista…

Mi sei mancata adorata Cletta, che tutto vedi e su tutto passi, faccio prima a chiamarti e-clettica saetta, mia diletta!

Mi è mancato biciclettare da un capo all’altro della mia città! E quei piccoli momenti di trascurabile felicità: tipo sfrecciare come freccia davanti a facce di quelli che: oh ma che è ‘sta velocità!

Ma “chi va piano, non è di Milano” si sa, lo dicono in molti che incrocio all’incrocio e mi fanno l’altolà: preferisco il freddo del telaio, pedalare anche a gennaio, sudare d’estate in un bagno di sudore, tanto ho la t-shirt di ricambio (toh, ne ho pronte già un paio).

Corro con il vento negli occhi, le cuffiette negli orecchi, l’elmetto sulle tempie. Doppio le moto quando la città si riempie, Driblo le auto-in moto senza smettere di ricordare il vuoto di quell’incidente, quando siamo cadute io e te insieme e poi ci siam rialzate di nuovo: ma chi ci teme!

E come ogni volta: ogni pista, una curva, una strada, una s-volta. Sempre in sella, sopra un beat a cappella, Toh guarda, c’è ancora quella!

Ma quanto è Bella la mia Bella, ciao!

(Milano, luglio 2018)

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