Io Dono

Io Dono


Io dono.

Io dono il mio tempo. Le mie energie. Le mie parole, le poesie. Il mio sangue. Il mio midollo. Oggi, il mio plasma, con cui plasmo le mie rime prima che svenga e poi crollo.

Un giorno donerò i miei occhi, gli organi, ma solo quando sarà il mio tempo, ché ora mi servono, servono ancora al mio corpo, il mio tempio.

Sono iscritta all’ADMO, all’AIDO e do. Da mo’. Do-no i miei vestiti mi spoglio dei miei abiti che abitano il mio armadio in via dei quartieri bassi, dei mercatini. Non quelli che vestono il lusso dei grandi magazzini, abitano nella city e vanno in giro in Lamborghini.

Io dono i miei soldi per una giusta Causa. Una porzione di lasagne in più che preparo durante la pausa, un piatto condiviso, un abbraccio, una storia da raccontare, un sorriso.

Un posto letto quando qualcuno viene a trovarmi da lontano. Tanto lo sanno pure gli hacker che sono in zona ovest a Milano.

Io dono il mio entusiasmo quando viaggio. La mia passione quando infiammo, tutto l’amore per il lavoro che faccio, il mio coraggio quando lascio l’ormeggio.

Donate all’AVIS, donate agli amici, ai vostri nemici, Donate pure agli aguzzini, agli assassini, o ai paladini con i dindini. A chi vi pare, ché non c’è niente di meglio che donare.

Ma donate che ce n’è davvero bisogno! Che tanto vi ritorna tutto, un giorno: le piastrine, il bene che fate, il karma, il sostegno, l’andata e il ritorno.

E state sicuri che riceverete, più di quanto donato. Garantisco io, dio-lodato, per questa chance che mi ha dato.

(Milano, dicembre 2020) *libera rivisitazione del testo “Dio lodato” – Joe Cassano Io dono.

Io dono il mio tempo. Le mie energie. Le mie parole, le poesie. Il mio sangue. Il mio midollo. Oggi, il mio plasma, con cui plasmo le mie rime prima che svenga e poi crollo.

Un giorno donerò i miei occhi, gli organi, ma solo quando sarà il mio tempo, ché ora mi servono, servono ancora al mio corpo, il mio tempio.

Sono iscritta all’ADMO, all’AIDO e do. Da mo’. Do-no i miei vestiti mi spoglio dei miei abiti che abitano il mio armadio in via dei quartieri bassi, dei mercatini. Non quelli che vestono il lusso dei grandi magazzini, abitano nella city e vanno in giro in Lamborghini.

Io dono i miei soldi per una giusta Causa. Una porzione di lasagne in più che preparo durante la pausa, un piatto condiviso, un abbraccio, una storia da raccontare, un sorriso.

Un posto letto quando qualcuno viene a trovarmi da lontano. Tanto lo sanno pure gli hacker che sono in zona ovest a Milano.

Io dono il mio entusiasmo quando viaggio. La mia passione quando infiammo, tutto l’amore per il lavoro che faccio, il mio coraggio quando lascio l’ormeggio.

Donate all’AVIS, donate agli amici, ai vostri nemici, Donate pure agli aguzzini, agli assassini, o ai paladini con i dindini. A chi vi pare, ché non c’è niente di meglio che donare.

Ma donate che ce n’è davvero bisogno! Che tanto vi ritorna tutto, un giorno: le piastrine, il bene che fate, il karma, il sostegno, l’andata e il ritorno.

E state sicuri che riceverete, più di quanto donato. Garantisco io, dio-lodato, per questa chance che mi ha dato.

(Milano, dicembre 2020) *libera rivisitazione del testo “Dio lodato” – Joe Cassano

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