Sogno bucolico in treno

Sogno bucolico in treno


Sono assolutamente obbligata a fermare questa immagine che ho negli occhi e nella mente.

Devo coglierla ora, seduta, in carrozza. Prosegue il viaggio e l’immagine costringe il mio polso a renderle onore.

In un attimo al finestrino, repentino, un brivido. Distese di grano sommerse di sole. Dentro una pace eterna, una passione esplode.

Lontani da tutti gli altri occhi colpiti da imbarazzante pudicizia, i nostri ardenti, accecati dai nostri stessi corpi avvinghiati al sole.

Sudati i corpi d’amanti nel turbinio di una natura fortemente sensuale e lussuriosa, nella natura celebriamo il nostro tanto amato rito.

E subito dal vetro mi sovviene questo gradevole sogno bucolico.

(Roma, in treno, maggio 2007)

comments powered by Disqus

Articoli Correlati

Natura umana

Natura umana

Tremo all’idea che tu abbia potuto sfiorare un gesto tanto assurdo quanto insensato. Banale e inutile, qualche mese fa. Avresti ottenuto forse un pizzico di popolarità, un grammo di attenzione, ma avresti perso il dono più prezioso. Come se lottare, sopravvivere, come se soffrire ogni gorno, sostenere, rimanere, resistere… non siano verbi infiniti creati da qualche regista infinito.

Leggi di più
Strade

Strade

Il testo riflette sulla metafora della strada come viaggio di vita. Ogni strada, che sia asfaltata, battuta o sconosciuta, simboleggia un’esperienza dell’esistere. Alcune strade mettono alla prova la nostra resistenza, altre insegnano a vivere, a superare pregiudizi, regalando consapevolezze nuove. La strada diventa testimone dei momenti più intensi, degli sguardi incrociati, dei rimpianti o delle gioie vissute. La domanda finale invita a riflettere sul proprio percorso di vita.

Leggi di più
Mida contemporaneo

Mida contemporaneo

Si ritrova in un etereo corpo contemplato di donna. Cerca un’oasi di pace per l’anima, quest’uomo mancato, e compromessi non semplici con il buon Dio.

Leggi di più