Rivisitando Rosemary

Rivisitando Rosemary


Come petali di rose volati via, siete passati…

Come Rosemary, siete stati coltivati. Con l’amore, siete stati concimati.

Sotto la mia campana di vetro, appunto, fragile, ne ho raccolto i cocci.

Caduti come spine tra le spine, vi siete dispersi.

Vano il vostro ultimo slancio al recupero: opporvi al vento abbattutosi contro di voi, non vi rende gloria.

Come Rosemary, tuttavia, non dimenticherò mai le mie rose, né il profumo, né il loro olezzo. Perché ho colto tutto dalle mie rose. Ho colto tutte le mie rose.

(Lecce, luglio 2007 )

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